
I dati emersi da un recente studio di BrightEdge confermano il trend delle ricerche da mobile continua a crescere.
Il 57% del traffico sui motori proviene, infatti, da smartphone e tablet.
Inoltre, il pubblico è sempre più orientato ad un’esperienza multi-device e multi-canale.
Nonostante i dati parlino chiaro, l’opportunità di rispondere a questa tendenza con strategie digitali adatte ad ogni contesto del multiverso digitale non è stata ancora colta totalmente
Comprendere le abitudini multi-dispositivo del proprio pubblico, tuttavia, sarà sempre più uno degli aspetti prioritari nel costituire una content strategy capace di anticipare e intercettare le necessità degli utenti.
Una strategia convergenza tra SEO e content marketing, quindi, sembra essere la vera chiave per contenuti performanti in ogni contesto di fruizione.
Indice dei contenuti
L’era del Mobile First Indexing
Nonostante non siano accora diffuse strategie adeguate a questo nuovo contesto digitale, non possiamo dire di non essere stati avvertiti!
Una previsione autorevole, per esempio, ci era stata già fornita nel 2010 dall’allora CEO di Google, Erich Schmidt, il quale aveva immaginato l’arrivo di una nuova era per il digitale, un mondo mobile-first, con una sempre maggiore attenzione alla velocità di caricamento delle pagine e alla user-experience per il mobile web design e all’utilizzo della tecnologia AMP. Previsione corroborata dall’annuncio di un “mobile-first index” per il 2018 da parte di Gary Illyes di Google e, in ogni caso, palesatasi in modo evidente ai nostri occhi nella vita di tutti i giorni.
Ottimizzazione SEO multi-device: must-have, non un’opzione
Secondo la stessa ricerca di BrightEdge, inoltre, che la stessa query sullo stesso motore di ricerca genera posizionamenti differenti su mobile e desktop per il 79% delle keywords.
La discrepanza è enorme. In buona sostanza, l’ottimizzazione SEO multi-device non è più una scelta, ma un imperativo.
La difficoltà chiaramente aumenta e sicuramente non va a favore di chi, magari da solo e alle prime armi, giornalmente si occupa di tutte le incombenze relative alla SEO di un sito web, magari senza il supporto di un’agenzia seo e web marketing specializzata.
Monitorare entrambi gli index però diventa fondamentale e richiede l’implementazione di strategie differenziate per contenuti e sito in funzione dei dispositivi.
Parte della sfida si traduce nella necessità di anticipare le intenzioni degli utenti così da ottimizzare i contenuti per dare il meglio sia su desktop che su mobile o per progettare contenuti specifici per il pubblico e il dispositivo preferenziale per la ricerca online.
Secondo lo stesso studio, infatti, i micro-momenti legati alla customer journey sono sempre più caratterizzati dall’utilizzo di dispositivi specifici, con una particolare propensione a ricercare una ricca esperienza mobile quando si ha necessità di conoscere qualcosa, fare qualcosa, andare in qualche posto o comprare qualcosa.
Intervenire sul mobile-first ranking
Il modo migliore per comprendere il tipo di interazione che gli utenti stanno ricercando è dare un’occhiata ai dati.
Strategie guidate dai dati permettono di studiare attentamente il comportamento del proprio pubblico e di adeguare, in tal senso, la propria strategia.
Sicuramente, essenziale è comprendere l’impatto decisivo di alcuni elementi sul proprio posizionamento mobile attraverso questi dati.
- Scopri cosa i tuoi utenti vedono prima su mobile e come questo si lega ai micro-momenti degli utenti.
- Verifica quanto tempo devono attendere, cioè, quanto è veloce il caricamento delle pagine. Su mobile, la velocità, diventa ancora di più un fattore critico.
- Configurazione attenta di Analytics e traccia le keywords per dispositivo
- Confeziona la tua content strategy con l’intento del tuo pubblico.
Adeguare le tecnologie per una SEO multi-device
Sicuramente alcuni accorgimenti tecnici vanno implementati senza troppi ripensamenti.
Tra questi:
- Migliora la velocità del sito (magari riducendo la quantità del JavaScript)
- Utilizza AMP quando possibile
- Implementa Schema.org
- Assicurati che i contenuti principali siano “above the fold” e che si vedano correttamente su tutti i dispositivi
- Cura URL e utilizzo dei Canonical
Scelta la lista di azioni tecnologiche da implementare non resta che definire una strategia che su più fronti tenga conto del cambiamento in atto.
Lo sviluppo di una Content Strategy Mobile-First
Una volta adeguate le tecnologie, non resta che utilizzarle per inserirsi al meglio all’interno del funnel di acquisto dei nostri utenti nei micro-momenti più adeguati.
Grazie a “Think with Google” possiamo avere accesso a molti case study sull’integrazione multicanale e a molte informazioni sul comportamento mobile degli utenti.
Possiamo scoprire tra i vari dati, ad esempio, che
- Il 79% dei possessori di smartphone acquistano da mobile
- Il 90% svolgono attività di pre-shopping da smartphone
Secondo la ricercadi Google “How Consumers Solve Their Needs in the Moment”, inoltre, il 76% delle persone visitano un’attività commerciale nel giro di 24 ore dopo aver condotto una ricerca local sul loro smartphone. Il 28% delle ricerche si traduce in acquisto.
Implementare una strategia mobile-first significa rispondere prontamente a questo tipo di utenza, ormai dominante.
Una strategia quindi deve tenere conto dei micro-momenti e costituirsi attorno alle ricerche reali che emergono da una prospettiva mobile.
Creare pagine che rispondano ai singoli micro-momenti, ad esempio, potrebbe essere una strategia.
Le pagine dirette alle ricerche localizzate, ad esempio, dovrebbe sempre includere:
- Luogo/Mappa/Indicazioni
- Keywords di riferimento mobile
- Orari di apertura dell’attività
- Descrizione dei servizi
Senza contare che dovrebbero essere veloci e fornite dei markup di Schema.org.
Il contenuto, seppur uguale alla versione desktop, deve essere pensato per dare maggiore priorità a questo tipo di informazioni.
Una semplice pagina ‘Dove siamo’ probabilmente non basta a sopperire alle reali esigenze di chi cerca da mobile e al tipo di query date in pasto ai motori.
Creati contenuti adeguati, un successivo monitoraggio e un miglioramento reiterativo capace di adattarsi alla mutevolezza del contesto sono d’obbligo.
Conclusioni
I consumatori sono sempre più coinvolti nell’utilizzo dei dispositivi mobili per prendere decisioni, recuperare informazioni e compiere azioni come acquisti o prenotazioni. Il nuovo stile di vita di questa ormai reale era mobile-first ha messo a disposizione nuovi canali e informazioni accessibili ai marketers più attenti per raggiungere il proprio audience e generare conversioni.
In breve, per cogliere in tempo questa opportunità è indispensabile:
- Rendere un sito web veloce e facile da navigare da smartphone o tablet
- Pensare i contenuti in funzione delle interazioni reali degli utenti secondo il tipo di dispositivo
- Pianificare e monitorare l’evoluzione del loro comportamento
- Sfruttare i dati per migliorare iterativamente il proprio operato
Ottimizzare la propria strategia per rispondere alle specifiche esperienze ricercate dagli utenti, di volta in volta attraverso dispositivi differenti, si configura, quindi, in questa prospettiva, un punto di forza ineguagliabile per rimanere davvero competitivi.