
Chiunque si appresti a realizzare un nuovo sito web, a rifare un sito esistente o a ristrutturare i contenuti di un sito per intraprendere azioni di content marketing per una strategia digitale nuova, non può esimersi di progettare una struttura dei link interni ottimizzanta per la SEO.
I link interni sono tutti quei link che connettono tra di loro le pagine di un sito web.
Non adottare una vera e propria strategia per gestire la struttura dei link interni del tuo sito, equivale a trascurare una ghiotta opportunità per potenziare le tue tattiche SEO e per la progettazione di una user experience per siti web ancora più coinvolgente e user-friendly.
Di recente, seguendo le best practices adottate per l’internal linking, avrai potuto notare l’importanza che assumono in un contesto SEO sempre più focalizzato sui contenuti.
Indice dei contenuti
5 consigli per un’attività di internal linking efficace
Conoscere le pratiche adottate dai migliori ti aiuterà a organizzare al meglio la struttura dei link interni per la SEO dei tuoi contenuti e a fornirgli rilevanza e autorità, contribuendo nella tua strategia di posizionamento.
Cura la User Experience
“Don’t make me think” titola il bestseller di Steve Krug sull’usabilità.
Non fare in modo che i tuoi utenti rimpiangono di essere finiti sul tuo sito.
Contenuti poveri, troppi annunci ad inizio pagina o finestre pop-up che interrompono la navigazione sono tra le cause principali di frequenze di rimbalzo elevate.
Non serve che tu abbia i migliori contenuti del mondo se i tuoi utenti non riescono a fruirne adeguatamente. La pensano allo stesso modo i motori di ricerca, infatti, premiano i siti che che garantiscono una user experience ottimale.
Grazie ai loro raffinati algoritmi e alla mole di dati raccolte sul comportamento di chi naviga, infatti, sono capaci di scovare le principali criticità che gli utenti potrebbero incontrare durante la navigazione.
Creare una struttura efficace tra i tuoi contenuti e capace di confluire in modo naturale nella customer journey dei tuoi utenti, non potrà che tradursi in un potente indotto per le tue principali pagine di destinazione, previa, chiaramente un’accurata ottimizzazione delle landing page in questione.
Orienta il flusso del tuo Link Value
Se stai adottando una strategia di link building efficace, ricordati che il lavoro non finisce qui.
Il valore dei link passa di pagina in pagina all’interno del sito con la stessa logica ben nota per i link esterni.
Ottenere un link da una fonte esterna significa gestire al meglio il link value che è capace di trasmettere, per non veder confluire tutto il valore solo sulle landing page.
Una buona pratica è quella di orientare correttamente il flusso del link value senza ricorrere a troppi link su tutte le pagine. Lo scopo è quello di concentrare questo flusso verso le pagine più importanti.
La tua strategia di link building, quindi, deve andare di pari passo ai contenuti presenti sul tuo sito e deve allinearsi con le pagine a cui hai deciso di portare maggior valore.
Costruisci una gerarchia per i tuoi contenuti
Definire una gerarchia dei tuoi contenuti ben ragionata è molto importante sia per chi naviga il tuo sito che per i motori di ricerca. Contenuti ben organizzati devono permettere una navigazione logica e organizzata.
Non cercare di approfondire tutto nelle pagine di primo o secondo livello. Prova invece a pensare ad una navigazione fortemente gerarchica dei tuoi argomenti, attraverso post sempre più specifici ben collegati da una struttura dei link che segua il decorrere naturale degli argomenti
Non avere paura di aumentare il numero di utenti che scrollano e cliccano di pagina in pagina. La vera sfida è combattere la naturale propensione a concentrare tutto il valore su singole pagine piene di link verso altre pagine. Questo, oltre a diluire il link value, sovraccariche le tue pagine e l’attenzione degli utenti e di certo remerà contro alla costruzione di contesti naturali e navigabili per i tuoi contenuti.
Punta a contenuti originali e ricorri ai canonical
I contenuti originali, l’avrai sentito ripetere parecchie volte, sono fondamentali per dar forza ad un brand e garantire ai propri utenti un’esperienza di navigazione positiva.
I motori di ricerca filtrano i contenuti duplicati. Mettere a disposizione contenuti già presenti in rete, inoltre, non ti aiuterà di certo ad acquisire notorietà o autorevolezza all’interno della tua nicchia di riferimento.
Sono poche le valide ragioni per cui a volte non si può fare a meno dei contenuti duplicati.
Ad esempio:
- Se stai lavorando per un’azienda che appartiene ad un settore altamente standardizzato, ti troverai a dover rimaneggiare contenuti molto simili a quelli di altri siti e non basteranno sapienti espedienti da copywriter per uscirne fuori vincente
- Se ti occupi di un e-commerce impegnato nella vendita al dettaglio che ha gli stessi prodotti in differenti categorie e non potrai personalizzare le descrizioni prodotto per mancanza di tempo
In questi casi è fondamentale mappare e conoscere le aree in cui sono presenti contenuti duplicati. Sono presenti online vari tool che possono facilitarti in questa operazione.
Compresa la situazione con cui hai a che fare, sicuramente diventerà più semplice utilizzare i tag canonical per contenuti duplicati o simili, versioni in lingue differenti o eventuali paginazioni di archivi e viste prodotti. La sitemap del tuo sito può essere un ottimo strumento per capire quali pagine stai inviando ai motori di ricerca. Questo ti eviterà, con un lavoro ben pianificato, di incappare in sgradevoli situazioni soprattutto con gli e-commerce, in cui potrebbero esserci vere e proprie categorie invisibili per i troppi canonical dai prodotti o a pagine prodotto indipendenti da ogni categoria.
Progetta per Crawling e Indicizzazione
Tutti i nostri i sforzi saranno vani se non assicuriamo una navigazione percorribile dai crawler e che solo la navigazione principale e secondaria siano disponibili per ogni pagina.
Inserendo percorsi di navigazione inutili in ogni pagina si disorienta, sprecando, l’attenzione che i crawler mettono a disposizione del nostro sito web. Il trucco è considerare, oltre che alla visibilità dei contenuti per i motori e ad un flusso di navigazione ottimale dal generale al particolare, la struttura dei link interni tra le pagine in funzione della rilevanza su un topic specifico. Senza contare che questo aspetto ci aiuterà a non creare siti piatti e superficiali ma, piuttosto, capaci di puntare a un posizionamento migliore da termini ad ampio raggio a terminologie altamente specifiche.
Conclusioni
Il comportamento degli utenti e i criteri dei motori di ricerca sono soggetti a cambiamenti periodici. Questo non può che indurci a prestare attenzione a ciò che davvero conta attualmente.
Una struttura dei link interni forte ci può aiutare ad ottenere un buon posizionamento, tenendo conto di UX, link value, gerarchia dei contenuti, il contesto semantico e gestione dei contenuti duplicati.
Fortunamente, considerato la situazione attuale, nella stragrande dei casi, una buona struttura dei link interni sarà semplicemente frutto di una pianificazione naturale e in linea con il buon senso. Compreso questo – assieme agli aspetti più tecnici, come il link value e il funzionamento dei tag canonical – non sarà difficile partire con il piede giusto per indicizzazione e posizionamento!